I crossover analogici non sono affatto "fuori moda" o superati. Hanno ancora il loro posto e sono utilizzati con successo in molte applicazioni audio. Il loro uso è particolarmente diffuso nei sistemi ad alta fedeltà e nei prodotti audio di fascia alta, dove si apprezzano la purezza sonora e la semplicità.
Inoltre, i crossover analogici funzionano senza software e sono generalmente molto più duraturi e richiedono meno manutenzione rispetto ai componenti attivi. Ciò comporta una lunga durata (a volte decennale) dei crossover e riduce la necessità di riparazioni regolari o di pezzi di ricambio. Infine, ma non meno importante, le riparazioni possono essere eseguite facilmente da chiunque. Un altro aspetto importante è la produzione e lo smaltimento. Le combinazioni amplificatore attivo-DSP spesso richiedono una produzione complessa con numerosi componenti elettronici, che non solo consumano risorse nella produzione, ma possono anche rendere difficile uno smaltimento ecologico. I crossover analogici, invece, sono composti da un numero inferiore di componenti e possono essere riciclati più facilmente. Nel complesso, i crossover offrono quindi un'opzione più sostenibile per gli audiofili che vogliono contribuire all'efficienza e alla qualità del suono. Grazie all'efficienza energetica, alla longevità e alla produzione più ecologica, i crossover analogici contribuiscono a sostenere gli obiettivi di sostenibilità della tecnologia audio.
Un altro aspetto importante che sottolinea i vantaggi dei crossover passivi è il luogo di produzione dei componenti. A differenza delle combinazioni attive amplificatore-DSP, dove i componenti elettronici provengono spesso dall'Asia, le nostre bobine, i condensatori e i crossover Intertechnik, così come il materiale di smorzamento (Sonofil, Tyrotex, Damping) sono prodotti in Germania. Questo non solo contribuisce a rafforzare l'economia regionale, ma riduce anche l'impronta ecologica, la dipendenza dalle catene di fornitura globali e facilita una risposta più rapida alle richieste dei clienti.
In sintesi, i crossover passivi sono la prima scelta per gli audiofili più esigenti.
